T I M E
& S L I D E
L’anteprima
(ovvero:
se il buon giorno si vede dal mattino…)
In un sintetico bilancio, accanto ad inesorabili conferme emergono singolari novità. Ma andiano con ordine.
Le novità - In primis, la strepitosa cornice; quest’anno la megalomania degli Organizzatori ha partorito - e realizzato - il criminale disegno di esportare il no bridge niente meno che sulle rive del sinora placido Brenta (in concomitanza di alcune deliranti giocate gli idrometri hanno registrato onde anomale propagatesi sino al bacino di San Marco); non ancor soddisfatti, i sullodati organizzatori hanno requisito - con la complicità di spregiudicati personaggi del luogo - la sede del rispettabile Museo Ad Mira Brenta, adibito ad arena per le spericolate esibizioni dei sedicenti bridgisti, e trasformato per l’occasione da Museo Ecologico in Museo degli Orrori (bridgistici); ciliegina sulla torta, una promozione ai limiti della truffa ha coinvolto nell’indegno spettacolo una folta rappresentanza di incolpevoli bridgisti padovani, più volte sorpresi, durante la serata, nell’atto di scambiarsi incredule ed allibite occhiate di fronte al “bridge selvaggio” disinvoltamente sciorinato dai romani. Va detto che altrettanta incredulità si coglieva negli sguardi dei romani, folgorati dall’incredibile supporto logistico predisposto dagli ospitanti (suddivisione del torneo in due manches con intervallo per raffinata cena, e chiusura con champagne e spettacolare torta - sia lode a Marina - in luogo dell’abituale orgia-gastronomica-full time che caratterizza le serate romane; ineccepibile scorrimento dei boards in appositi spazi di sosta per ciascun tavolo, in luogo del tavolo unico dinanzi al quale, ad ogni cambio, va in scena la bolgia dantesca dell’affannosa ricerca del pacco necessario; supporti hi-tech per la custodia degli scores, stampa immediata dei risultati, e chi più ne ha più ne metta…). A conclusione della trasferta, sono doverosi, ma soprattutto sentiti, i complimenti ed i ringraziamenti collettivi per i patavini, Enzo e Marina in primis, che con squisita ospitalità ed impeccabile organizzazione ci hanno consentito di vivere un simpaticisimo week end.
Quanto alle novità per così dire interne, da segnalare, per il momento, l’ennesima versione (credo sia all’incirca la 9.0) del sistema licitativo della coppia Antonella-Dino, ma sopratutto l’inestricabile guazzabuglio di Regole elaborato, in un delirio di onnipotenza, dal Direttore pro tempore, S.E. Massimo, al quale rivolgiamo un pressante invito a rivelarci il nome e il recapito dello spacciatore dal quale si rifornisce (è robba forte…). Sarà, ma continuo a credere che l’unico modo per movimentare il Torneo e renderne imprevedibile l’esito finale consista nel determinare, con un semplice lancio di moneta a fine serata, il sistema di calcolo dei punteggi; testa: si attribuiscono i punti con il sistema tradizionale, croce: si inverte il calcolo, attribuendo 0 al top, 2 al secondo miglior risultato, e così via. Si dirà: ma così vengono penalizzati quelli bravi, e premiati i somari; appunto, è proprio quello il vero e non celato obiettivo di chi scrive.
Per concludere, una interessante novità, l’Extra Alert “MCK” (v. oltre): non è ancora operativa, ma lo sarà tra breve.
Le conferme - E’ sufficiente scorrere la graduatoria per ritrovare i consueti arraffa-premi ai primi posti, e i soliti noti nei basssifondi (soliti noti che, nell’occasione, porgono un cordiale benvenuto alla coppia Barbara-Elio, solitamente navigante nell’Empireo degli Eletti, ma per questa volta ospite del girone dei dannati). Come già si è detto, per ribaltare le classifiche, urge quella rivoluzione copernicana che si è appena illustrata. Va sottolineata, quanto alla classifica, l’estrema signorilità dei padovani, che da perfetti anfitrioni hanno generosamente lasciato onori e coppe ai romani; a buon rendere, se si organizzerà un nuovo rendez vous a latitudini inferiori (è stata lanciata l’idea di un week end a Ischia). Per incidens, la suddivisione del torneo in due manches offre spunto per qualche riflessione; nella seconda manche 6 coppie hanno peggiorato il piazzamento rispetto alla prima: in particolare, Manuela-Roberto perdono 8 posizioni (secondi - decimi); Anna-Memo e Lucia-Guerrino 6 posizioni (quinti - undicesimi, e sesti -dodicesimi); Antonella-Giorgio 5 posizioni (terzi - ottavi); le altre 6 coppie hanno invece migliorato il piazzamento: in dettaglio, Fiorella-Dario guadagnano ben 10 posizioni (undicesimi - primi); Antonella-Dino 6 posizioni (dodicesimi - sesti); Marina-Enzo e Barbara-Elio 5 posizioni ( ottavi - terzi, e noni - quarti). Se ne può verosimilmente dedurre, attese le abbondanti libagioni che hanno innaffiato la cena, che Fiorella e Dario (ed in minor misura Antonella e Dino, Marina ed Enzo, Barbara ed Elio) carburano al tavolo quando al volante rischierebbero il ritiro della patente; che per converso Manuela e Roberto (ed in minor misura Anna e Memo, Lucia e Guerrino, Antonella e Giorgio) dovrebbero pasteggiare ad acqua minerale, aranciata o latte; che, infine, Elena (Stefano notoriamente non beve) regge l’alcool come un carrettiere (ma già lo si sapeva…).
Altra conferma attiene all’immutato indice di litigiosità all’interno delle coppie. Al riguardo è allo studio l’introduzione di una nuova dichiarazione, l’Extra Alert “MCK”, da inserire nel bidding box, finalizzata alla certificazione di gravi errori da parte del partner; il cartellino riprodurrà, in elegante veste fotografica ad alta risoluzione, un notissimo dettaglio anatomico del David di Michelangelo, e sarà allusivamente sventolato sotto il naso del partner e mostrato agli avversari al fine di dissociare il dichiarante dalla nefandezza appena perpetrata dal compagno. A differenza degli altri cartellini, l’Extra Alert sarà utilizzabile non soltanto in fase di licitazione, ma anche in occasione del giuoco della carta.
E con questo mi congedo. Saluti a tutti, vicini e lontani, vincitori e vinti.
P.S. - Dice il saggio: Chi sa sa, chi non sa non saprà mai. Memore dell’insegnamento, propongo agli interessati, e dunque a me stesso per primo, un sano torneo di rubamazzo.
gianni