navigare, messaggiare…illimitatamente
percorrendo senza sosta l’intero continente
4 febbraio 2013
ragazzi,
sono nel sud dell'argentina.
Già passato per Puerto Madryn (che sta vicino a Trelew,
Ora sono a El Calafate ed oggi abbiamo visto il PERITO MORENO (un ghiacciaio
splendido).
Appena ho novità
vi faccio sapere.
PS - siamo già a 500 foto: mi
sa che l'orario di inizio del prossimo torneo a casa
nostra sarà alle 17,30 !!!!!
7 febbraio 2013
ragazzi,
ho cambiato stato (non nel senso che sono diventato liquido, ma che sono
passato in Cile) ed ho pensato di comunicarvelo.
Gli ultimi giorni a El Calafate
in Argentina sono stati dedicati agli iceberg del lago Argentino (che sono in
quantità imbarazzante, frutto della continua rottura del fronte dei vari
ghiacciai che ci sono) ed alla foresta pietrificata.
Ora sono a Puerto Natales e domani e'
previsto un giro (di due giorni) nel parco delle torri del Piane.
Qui non dovrebbero esserci animali, ma mi dovrò
limitare a gustarmi la natura.
Vi farò sapere come e' andata.
8 febbraio 2013
ragazzi,
prima di tutto una correzione: Puerto Madryn sta a
Comunque oggi vi scrivo per dirvi che abbiamo cambiato stato: non nel senso che
siamo diventati liquidi, ma che siamo passati in Cile.
Negli ultimi giorni ci siamo deliziati con una navigazione sul lago Argentino
in mezzo agli iceberg ed una visita al bosco pietrificato.
Ora dopo 6 ore di pullman, siamo giunti a Puerto Natales, pronti per andare domani a fare 2-3 giorni di
trekking sulle Torri del Paine.
Appena tornati abbiamo l'autobus per Ushuaia (15 ore !!!!), ma purtroppo non esistono
alternative più veloci (l'aereo qui non c'e' e per trovarlo, a Punta Arenas, in Cile, o ad El Calafate, in Argentina, si deve perdere molto più tempo).
Un saluto carissimo (oggi non vi dico a quante foto sono arrivato; ve lo dirò
dopo le Torri !!!)
12 febbraio 2013
ragazzi,
per andare da El Calafate a Ushuaia
ci sono due alternative:
PRIMA ALTERNATIVA:
primo (ed unico) giorno:sveglia alle 8,00, partenza in aereo alle 11,00,
arrivo ad Ushuaia alle 13,00: tutto molto comodo,
lineare, tranquillo.
MA ...non si sarebbe potuto vedere il Gruppo del Paine e voi ricordate tutti come Renata abbia CALOROSAMENTE
caldeggiato un servizio accurato dalle torri.
Non avendo le capacità di oppormi ai desiderata di Renata, abbiamo optato per
che nel nostro caso ha
comportato, in sequenza:
primo giorno: sveglia alle 6,45, partenza in autobus alle 8,00, arrivo
alla frontiera cilena alle 11,00, un'ora di disbrigo pratiche
doganali (nel nostro caso abbiamo corso il rischio di dover pagare una
multa di 100dollari, in quanto non avevamo denunciato la presenza nel bagaglio
di UNA MELA (!!!!), poi il doganiere si e' commosso e ci ha fatto riscrivere la
denuncia), arrivo a Puerto Natales alle 14,00, ad
attenderci c'era Veronica (una ragazza che avevamo contattato dall'Italia per
farci organizzare il soggiorno) che ci porta in albergo, preparazione dei due
zaini con tutte le cose necessarie a passare 2 giorni e 2 notti nel Parco (dove
non c'e' nulla se non un rifugio), cena a base di filetto di salmone
secondo giorno: sveglia alle 6,45 (piove a catinelle!!!), partenza in
autobus alle 7,30 per il parco, arrivo verso le 11,00 dopo di ché l'autobus ci
porta in giro per il parco (facendo circa
terzo giorno: sveglia alle 7,30 (e ci
accorgiamo che Renata ha un grandissimo ascendente su Giove Pluvio: non c'e' un
alito di vento, non c'e' una nuvola in cielo, non potremmo desiderare un tempo
migliore per questa giornata!!), colazione e partenza alle 8,45 per il sentiero
che su una lunghezza di
quarto giorno: sveglia alle 7,45 (oggi
il tempo non è granché,...complimenti Renata!!) girovaghiamo per il parco fino
alle 14,30 quando prendiamo l'autobus per tornare a Puerto Natales,
arrivo alle 17,00, passaggio al supermercato per comprare i panini per domani,
doccia, cena a base di filetto e bistecca, nanna
quinto giorno: sveglia alle 6,45 (mi viene il sospetto che la prima
alternativa sarebbe stata decisamente più comoda!!!), alle 7,30 partenza con
destinazione finale Ushuaia: dopo 2 ore, il primo
autobus ci porta ad un incrocio in mezzo alla brughiera, dove ci aspetta il
secondo autobus che ci deve portare a Rio Grande, purtroppo questo secondo
autobus ha un problema e ci fermiamo per 2 ore e mezza(!!!) nel mezzo del nulla
più totale, con l'autista che provvede a sostituire la cinghia del motore che
si e' rotta (in due ore e mezzo passeranno si e no 5-6 macchine!!!),
attraversiamo lo stretto di Magellano con un banale traghetto e perdiamo circa
un'ora e mezzo alla frontiera cilena-argentina. Arriviamo a Rio Grande alle
20,30: li ci aspetta un pulmino con cui coprire gli
ultimi 250Km che alle 23,30 ci recapita a destinazione.
La domanda e': quale alternativa era meglio prendere?
16 febbraio 2013
ragazzi,
siamo a Salta (estremo nord dell'Argentina) e da domani ci aspettano
3 giorni di escursioni (calme!!) intorno a questa cittadina che sta al centro
di una serie di formazioni naturali molto interessanti.
Alla fine di questi giorni vi saprò dire.
Subito dopo valicheremo il confine a
Oggi ce lo siamo preso di totale riposo anche per
compensare il viaggio di ieri.
Ieri eravamo partiti con calma (ore 9,30) da Ushuaia
per prendere il doppio volo che ci avrebbe portato dapprima a Buenos Aires e
poi qui a Salta.
Chiaramente abbiamo avuto qualche contrattempo: il secondo volo e' stato soppresso per essere accorpato con quello
successivo (tutto il mondo e' paese) e poi, soprattutto, una delle due valigie
(quella arancione) e' arrivata totalmente squarciata !!!!
La responsabile della LAN Argentina comunque e' stata
efficientissima: nel giro di 5 minuti, si e' presa la valigia rotta e ci ha
dato una valigia nuova di zecca !!!
Appena abbiamo novità vi facciamo sapere.
23 febbraio 2013
ragazzi,
siamo
nel sud della Bolivia e siamo appena tornati da un giro di 4 giorni che ci ha
portato da Tupiza a Uyuni. Abbiamo
fatto il "circuito sud-occidentale + salar di Uyuni".
Quando
4 giorni fa siamo arrivati a Tupiza,
abbiamo contattato Alejandro (l'operatore turistico a cui ci eravamo appoggiati
dall'Italia): ci ha confermato che era tutto compreso e ci ha ricordato che
nelle tre località in cui ci saremmo fermati, la sistemazione alberghiera
sarebbe stata ..."muy basica".
L'unico
problema sono le condizioni atmosferiche, dal momento che
la settimana scorsa ha nevicato (e quindi il giro non e' partito) ma in ogni
caso anche le piogge dei giorni scorsi non sono il massimo.
Il
giorno dopo il tempo sembra bello e partiamo in 4: noi
due, Alan (l'autista-guida) e Roxana (la cuoca); al
seguito ci portiamo i nostri bagagli, la cucina da campo e le vettovaglie per 4
giorni.
La
prima tappa e' quella più lunga: quasi
Lo
spettacolo però è assolutamente unico: siamo nel pieno
della "puna andina", un altopiano che si
trova tra i 4.000 e i
Mentre
le formazioni rocciose sono emozionanti così come
sono, i laghi, tutti di origine vulcanica e profondi non più di 50-
Nei
pascoli abbondano lama, vigogne tanto è vero che restiamo colpiti ...quando vediamo una pecora!!!
Data
l'origine vulcanica della zona, non poteva mancare un geiser
a
Il
salar dell'ultimo giorno e' una distesa che sembra
infinita e che contiene ancora 10miliardi di tonnellate di sale (!). Le piogge
dei giorni scorsi ci impediscono di raggiungere una isoletta
al centro del salar (a
Per
finire due parole sulle sistemazioni notturne. La prima cosa che ho capito e' che "muy basica" non
e' il contrario di "muy acida" (come
antiche reminiscenze scientifiche mi facevano sperare), ma e' il contrario di
"muy confortevole". Le tre stanze in cui
abbiamo dormito nelle tre notti si possono
descrivere velocemente: quattro pareti, un letto, stop; tutte avevano il bagno
privato ma per la doccia era previsto (quando presente) un locale esterno.
Alan e Roxana sono stati
splendidi e devo dire che hanno contribuito a rendere indimenticabile questa
esperienza.
A
presto ed un bacio a tutti
8 marzo 2013
carissimi,
il 27 febbraio lasciamo Sucre alle 19.30, prendendo un
autobus che arriverà a LaPaz alle ore 7.00.
Contrariamente a quanto siamo abituati a pensare in Europa, la notte in bus in SudAmerica e' molto confortevole.
Qui non hanno treni (se non in quantità irrisoria) e quindi si sono organizzati
molto bene con i bus-cama (bus-letto): c'e' un sedile
che è più largo di quelli della prima classe aerea, ma soprattutto si "sbraca"
fino ad essere quasi orizzontale con un appoggio per i
piedi che si alza: praticamente un letto.
A metà viaggio, sotto una pioggia incessante, ad un
bar sperduto tra le montagne, ci fermiamo per una sosta (!?!), che sfruttiamo
per soddisfare ...esigenze primarie. Arriviamo al bagno: 80cm
x 80cm, niente luce, notte fonda, buio pesto, entriamo in due (contorsionismi
estremi) e mentre io faccio luce con la torcetta,
Stefania ...opera!
Torniamo sotto l'acqua al bus e ci addormentiamo.
Alle 7.00, in perfetto orario, arriviamo a LaPaz.
Piove (ma qui non doveva essere estate???), un taxi
fino all'hotel: bellissimo, con stanze immense con due letti che dovrebbero
essere singoli ma sono grandi ciascuno come un matrimoniale.
Doccia e, dato che e' finita l pioggia, usciamo, Con
mio disappunto, ci accorgiamo di essere vicinissimi alla zona dello shopping:
la faccio breve, abbiamo speso più di 500€ per comprare almeno
Il giorno dopo, avendo in programma due giorni a Copacabana (quella sul lago Titicaca, non quella
brasiliana), a colazione per precauzione, ci prendiamo una decina di foglie di
coca a testa che ci succhieremo durante il viaggio in bus (3 ore).
Per chi non fosse pratico, a differenza della CocaCola
(che si beve) e della cocaina (che si tira su), le foglie di coca, opportunamente
pulite del picciolo ed ammucchiate, si mettono tra la
guancia e i denti e si succhiano per circa un'ora (o almeno fino a quando perdono
il loro sapore agro-dolce). A differenza della CocaCola (che gonfia la pancia e corrode i metalli) e della
cocaina (che rovina il naso e corrode i cervelli), le foglie di coca hanno solo
effetti positivi: aiutano la digestione, curano il mal di testa, favoriscono
l'assorbimento di ossigeno e aumentano la resistenza alla fatica (motivi per
cui sono ottime per combattere i problemi di altura: ricordo che LaPaz è a 3.650mslm e Capocabana
a 3.900).
Tornando all'autobus, dopo due ore di viaggio, dobbiamo attraversare il lago
nel punto più idoneo in quanto quello più stretto,
quindi ....noi scendiamo dal bus e prendiamo un battello, il bus usa una
chiatta (!!!).
Ci accorgiamo subito che Copacabana, come LaPaz, è faticossissima, non
tanto per l'altezza, quanto perché costruita sulle montagne e le strade hanno
pendenze da ...capogiro. Fare
Comunque anche questa volta siamo sopravvissuti. Ed
ora siamo giunti in Ecuador.
Il seguito alla prossima puntata
12 marzo 2013
carissimi,
l'attraversamento dell'Ecuador inizia da Cuenca (al sud), simpatica cittadina coloniale.
Per cittadine coloniali si intendono quelle città
fondate dagli spagnoli e caratterizzate da una pianta "assolutamente"
squadrata, con tutte le vie che si incrociano ad angolo retto e che distano tra
di loro una lunghezza fissa, quasi sempre
In questo reticolato una "quadra" viene
lasciata vuota e costituisce la piazza principale dove si affacciano la
cattedrale ed il municipio.
Altra caratteristica e' che praticamente tutte le case
sono costruzioni alte un piano e sono tutte di un bianco accecante, come le
chiese, che sono molte ed abbondanti.
Da Cuenca andiamo ad Alausi',
con un bus che ci lascia sulla statale (!) e ci dobbiamo fare
La tappa successiva, nella salita verso nord, e' Baños, (se non vedete una lettera e' perche'
e' la "enne" con la tilde: comunque si legge "bagnos"). Qui ci sono piscine termali con acqua a 42 gradi ed in due giorni facciamo 3 bagni e soprattutto
facciamo la gita obbligata da Baños: la discesa per
le vie delle cascate. Questa e' una strada strepitosa
abbarbicata sulle pendici di una quebrada (canyon) da
cui scendono 5-6 cascate di cui l'ultima, molto impressionante si chiama Pailon del Diablo (Calderone del
diavolo, come vedete qui hanno una fissazione col diavolo).
Da Baños raggiungiamo la tappa successiva, Latacunga, in taxi (ci siamo montati la testa!!!).
Lacatunga ci accoglie con una scenetta incredibile:
andiamo nell'albergo che avevamo scelto, vediamo un paio di stanze e scegliamo
quella migliore e poi chiediamo il prezzo per due notti.
Dalle due ragazze che stavano alla reception, riceviamo in successione le
seguenti risposte (senza che noi facessimo nulla, tranne meravigliarci un po'!!):
1) 30$ (US dollars) a persona a notte più le tasse
(12%) e senza colazione
2) no, 55$ a stanza a notte comprese le tasse con colazione
3) anzi no, senza colazione
4) mi sono sbagliata, 37,5$ con le tasse e con
colazione
5) anzi, questo prezzo è senza colazione la prima notte e con la colazione la
seconda notte (!!??!!)
A questo punto abbiamo salutato (volevo chiedere se dovevo pagare il biglietto
per questa comica!!) ed abbiamo cercato un altro
albergo, a dire il vero molto bello.
Ora saluto anche voi e vi rimando alla prossima mail
15 marzo 2013
"No
hay problema. Tienes bastante tiempo"
La hostess cerca di tranquillizzarmi. Ma a dire il
vero non riesce ad essere molto convincente.
Lo so, non c'e' nulla da fare e sperare che tutto vada per il meglio, senza
essere troppo preoccupato.
Ad essere precisi, un po' preoccupato lo sono da
quando ho comprato questo volo, anzi questi voli.
Si, perché per andare da LaPaz
a Cuenca non ci sono molte alternative: bisogna
girare l'America Latina come una pallina in un flipper; la soluzione scelta e'
stata la seguente:
1) volo LaPaz-Bogotà
2) 7 ore di attesa
3) volo Bogotà-Quito
4) 1 ora e 50 minuti di attesa (110 minuti !!)
5) volo Quito-Cuenca.
Quei 110 minuti mi avevano preoccupato da subito; ma poi
mi ero tranquillizzato da solo. Mi ero detto: la compagnia e'
la stessa, faccio un check-in unico fino a Cuenca e
quindi sono coperto.
Questa convinzione crolla all'improvviso quando a LaPaz
mi dicono che non si puo' fare il check-in fino a Cuenca, ma solo fino a Quito, perché a Quito devo fare l'immigration check con tutti i miei bagagli.
Quindi a Quito devo prendere le valige, fare il
controllo dei passaporti e dei bagagli e poi fare il check-in per Cuenca.
Mi lamento perché a Quito ho poco tempo, ma l'unico "contentino" che
ottengo è quello di apporre un cartellino con la scritta "conexion corta" sulle due valige, per avere la
garanzia che a Quito saranno scaricate per prime
(!!??!!).
"No te preocupes. Para un vuelo nacional, el
check-in se puede hacer hasta 30 minutos antes de la salida"
Probabilmente si e' accorta anche lei di non essere stata troppo convincente
nel rassicurarmi ed ora cerca di darmi altri motivi di tranquillità.
Intanto i 110 minuti sono diventati 100, perché abbiamo 10
minuti di ritardo.
Se e' vero quello che ha detto la hostess, in effetti
sono ancora in tempo: 15 minuti per andare dall'aereo all'aeroporto, 15 minuti
per l'immigration check, 15
minuti per aspettare le valige e 15 minuti per il controllo dei bagagli fanno
60: ne restano altri 40, se il check-in si può fare fino a 30 minuti prima del
volo ho anche 10 minuti di margine.
La matematica, anzi l'aritmetica, mi conforta.
Atterriamo, e sotto l'aereo arriva subito l'autobus per portarci all'aeroporto.
Ma se ne va subito!!! aspettiamo 10, 20, 30 minuti e
il comandante ci spiega che ci sono stati problemi con la compagnia degli
autisti e solo ora hanno risolto, quindi tra un po' si scende.
Fa molto caldo, ma la mia priorità e'..rifare i
calcoli: i 100 minuti sono diventati 70, sono sfumati i 10 minuti di margine e
devo recuperarne altri 20: 10 per andare in aeroporto (ormai il problema e'
risolto!!), 10 per l'immigration (potrebbero anche
essere piu' efficienti di quanto potrei pensare), 10
per le valige (il cartellino a qualcosa servirà!!), 10 per il controllo bagagli
(abbiamo una faccia onesta, ci faranno passare velocemente!!).
Arriviamo in aeroporto (5 minuti, abbiamo recuperato!) e la fila all'immigration e' in effetti
abbastanza veloce: dopo altri 10 minuti siamo ad attendere i bagagli, anzi il
secondo bagaglio, perché il primo e' già sul nastro e bisogna solo attendere
che arrivi il secondo carico di bagagli dall'aereo.
Mi rilasso un po', mancano altri 55 minuti alla
partenza del volo, ma soprattutto 25 al termine del check-in.
Mai rilassarsi!
Il nastro resta inesorabilmente fermo per 5, 10, 15
minuti.
Mi rivolgo all'inserviente per capire come fare e lui mi da' una mano facendo
un pre-check-in, dovrò solo andare a consegnare il
bagaglio. Va bene, basta che arriva 'sto bagaglio
benedetto!!!
Dopo 20 minuti arriva la seconda valigia.
Dobbiamo fare il controllo bagagli, ma qui apprezzo molto la collaboratività del personale che ci fa passare in meno di
un minuto.
Tutto sommato mancano altri 5 minuti e devo solo
arrivare al desk per consegnare le valige e prendere le carte d'imbarco.
In un minuto saliamo alla zona check-in (meno 4) , ci
sono un centinaio di desk e nessun cartello che indichi per il mio volo in
quale desk si debba andare.
Nessun problema; chiedo ed un inserviente mi dice
"qui va bene".
Dopo un minuto però mi chiede:
"qual'è la compagnia del
volo"
"AeroGal"
"Allora non è qui, qui è solo LAN"
Caspita, siamo a meno 3 e non so ancora dove andare.
Su alcuni desk vedo la scritta AeroGal; vado diretto
e mi confermano che e' quello giusto.
Dopo un minuto però mi sento chiedere:
"E' un volo nazionale?"
"Si"
"Allora non e' qui, qui e' solo per i voli
internazionali, deve andare laggiù!!"
Siamo a meno 2 e decido di correre senza valige fino
al punto indicato per verificare.
La signorina mi dice che e' il posto giusto ma che sta
chiudendo il volo.
Se porto le valige entro un minuto ok, altrimenti non può fare nulla.
Corro indietro, prendo
Sono un po' stressato, ma vedere le valige andare verso l'aereo che tra un po'
prenderò, mi da' un senso di tranquillità. Finalmente!!!
Ciao, spero di non aver stressato anche voi.
23 marzo 2013
carissimi,
vi scrivo dopo una decina di giorni di silenzio, perche'
in questo periodo siamo stati "lontano dal mondo pseudo-civile".
Otto giorni su un piccolo naviglio in crociera alle Galapagos
senza collegamenti col mondo esterno.
Le Galapagos sono piccole isolette in mezzo all'oceano Pacifico, a piu' di
Le onde sono luuuunghe, luuunghe
e gli spostamenti tra le varie isole (che vengono
effettuati in notturna) sono ...movimentati.
A parte questo inconveniente, cui ci si abitua in un paio di giorni, lo
spettacolo e' incredibile e indescrivibile.
Gli animali, molti dei quali esistono solo qui, non hanno paura e quindi tu
cammini anche a 20-
Prima che voi li possiate ammirare in foto, ve ne presento alcuni:
LEONE MARINO: il piu' diffuso, nel senso che lo trovi
dappertutto sia sulla terraferma che in mare (dove si
mette a nuotare con te, rincorrendoti nell'acqua) e' il leone marino, una
specie di otaria che passa molto tempo sdraiato al sole sulle spiagge, dove
quindi, se vuoi fare una passeggiata, devi scansarli in continuazione.
SULA DAI PIEDI AZZURRI: il piu'
caratteristico delle isole, che in questo periodo provvede al corteggiamento
con un rituale buffissimo: la coppia si "affianca" e dopo una serie
di sguardi e versi reciproci, i due iniziano una danza lenta e sincronizzata
che procede per un po', incurante del fatto che tu sia li'
davanti a loro.
ci sono anche le sule dai piedi rossi e quelle dai piedi
neri.
IGUANE VARIE: di terra, di mare, miste. Letteralmente devi stare attento a non
pestarle, perche' restano a lungo immobili e,
mimetizzandosi con il terreno, se sei distratto, non le vedi
FREGATE: in questo periodo (dell'accoppiamento) il maschio si mette su un ramo
e gonfia il petto rossissimo per attirare la femmina. Quindi il paesaggio e' caratterizzato da tutte queste macchie rosse di
"maschi in attesa di essere scelti". Quando una femmina vola in aria,
per mostrarsi ulteriormente, agitano le grandi ali nere: un vero spettacolo.
C'e' poi tutta la fauna marina: che va dalle MANTE, agli SQUALI, ai
PESCE-MARTELLO ed ad una quantita'
impressionante di pesci stra-colorati.
Il bello e' che tra questi pesci si nuota
tranquillamente (anche tra gli squali!!!) ed anzi spesso sono loro che si
avvicinano a te!!
Sulla nostra stessa barca c'erano altre 9 persone
(tutte tra i 19 ed i 33 anni !!!!). Uno di questi era specializzato, durante le
uscite di snorkelling (con le pinne e la maschera)
nell'andare sott'acqua e "stuzzicare" gli squali che stavano belli
stesi sul fondo a riposare.
Questi si spostavano ed in effetti era piu' suggestivo vederli in movimenti che non sdraiati.....
Ora basta perche' altrimenti vi tolgo la sorpresa.
Dopodomani partiamo e questa lunga parentesi finira',
un po' di tristezza e' inevitabile anche se oramai,
come sempre verso la fine di un viaggio, siamo mentalmente proiettati al
"dopo-viaggio" e quindi al ritorno a casa.
A presto ed un bacione a tutti.
massimo y stefania