CONVERSIONE DI UN GIOCATORE

(ELOGIO DEI BRIDGEMANIACI)

(o trionfo dell’anagramma)

 

 

 

DECISI DI FARLA FINITA CON I SOLITI ENIGMI DA BAR,

BANDII MAGRE SODDISFAZIONI DOVUTE A PARTITE DI BRISCOLA

CON GIOCATORI MAGARI DI BEN POCA FINEZZA,

TALVOLTA BARI, MA DEGNI COMUNQUE SEMPRE DI RISPETTO.

 

 

 

MI VIENE PROPOSTO DI FARE DUE MANI A BRIDGE

DA UN AMICO CHE, COME SEMPRE, MI DA’ GRAN BEI CONSIGLI

E POMPOSAMENTE MI CHIAMA “GIOCATORE IN ERBA DI MAGNI FUTURI”,

INVITANDOMI DA LUI, PER UNA SERATA DI BRIDGEMANIA.

 

 

 

LA PADRONA DI CASA MI DA’ GAMBERI IN SALSA ROSA

E FUNGHI DAI GAMBI NERI DA LECCARSI I BAFFI,

QUINDI FELICI SI BRINDA: MAGIE ARCANE DELLE BOLLICINE!

A FINE SERATA SI TIRERANNO FUORI DAGLI ARMADI BIGNE A VOLONTA’

 

 

 

SI GIOCA PURE A BRIDGE: MANI SU MANI CON GRANDE CALMA.

ALL’INIZIO, INESPERTO, GIOCAI COME DA BIGNAMI: ”RE, ASSO

E TAGLIO, SPERANDO CHE LA DAMA GIRI BEN”.

IMPERTERRITO, ANDAI INCONTRO AD UN MARE DI BAGNI.

 

 

 

POI, FU COME SE DAGLI OCCHI MI FOSSE TOLTA LA BENDA: MIGRAI DA QUEL MONDO ANTICO FATTO DI BAR (DEGNI, MA I MIEI ANELITI ERANO ALTRI)

VERSO UNA REALTA’ FORSE PIU’ RIGIDA, MA BEN CHIARA ORA CHE MI ERA STATA

SVELATA DA GIOCATORI CHE SI POSSONO VERAMENTE DIRE IN GAMBA.

 

 

 

(Massimo)